La Habana, capitale de “La Isla Grande”, si prepara a festeggiare i 500 anni della sua fondazione (1519 – 2019), La Habana, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, si sta preparando per celebrare il suo anniversario, il 16 novembre 2019.
Già ha iniziato in occasione della Biennale dell’arte alternativa che si è svolta tra aprile e maggio 2019, si è adornata di creazioni multicolori, murales, dipinti, sculture di tantissimi artisti provenienti da circa 50 paesi nel mondo. Un’arte in movimento, colorata, viva e allegra com’è questa meravigliosa città con la sua gente.
Il Malecon, arricchito dall’arte insieme al sole, alle onde del mare e alle macchine anni ’50, è prezioso e ogni sua parte ti invita a fermarti per apprezzare questa arte nuova, giovane e creativa.
Tante strade e piazze sembrano veramente delle gallerie d’arte all’aperto, con queste opere che rendono La Habana ancora più meravigliosa, insieme alla musica che esce dalle finestre delle case, dai negozi, dai ristoranti, insieme ai gruppi di strada che cantano e ballano la vita di tutti i giorni e che accompagnano chiunque si trovi lì.
In occasione di questo anniversario, già da qualche anno, sono iniziati lavori di restauro ad esempio del Capitolio, create aree verdi, restaurati palazzi, sono stati costruiti nuovi, lussuosi e moderni hotel con piscine a sfioro panoramiche che contrastano meravigliosamente con l’architettura tipica della citta Hermosa.
Un’occasione per visitare La Habana, per chi non l’ha mai vista e di ritornare per chi già la conosce per vivere un programma ampio, tanti eventi di cultura, letteratura, musica, concerti di grandi gruppi cubani, spettacoli folcloristici e balli come sanno fare solo loro che la musica ce l’hanno nel sangue.
La Habana Meravigliosa, Preziosa, Ricca, Colorata, Allegra, Multicolore, y Loca come la sua gente che è pazza di lei, è da non perdere.
La canzone “Locos por mi Habana” di Manolito y su Trabuco rende l’idea. Ascoltatela, ballatela nelle strade de La Habana con una Cervecita o un poco di Ron e lasciatevi andare ad altri tempi sconosciuti ma in contatto con l’alternativo, il nuovo, il gusto e la modernità.
Los Quince – I quindici anni a Cuba – La Quinceañera
A Cuba è il compleanno più importante di tutti, quello che tutte le ragazzine attendono da sempre.
E’ il compleanno che segna il passaggio dall’età dell’adolescenza all’età adulta ed è un giorno molto importante, la famiglia inizia anni prima con i preparativi e la ragazzina inizia anni prima a sognare e attendere il grande giorno.
Tutto è organizzato alla perfezione con trucco, acconciature, abiti, gioielli, album fotografico, video.
In genere si fa una festa in un locale o in una piscina con tanto di invitati e catering, molte volte viene ingaggiato un personaggio della TV, un cantante o un gruppo musicale e un DJ anima la giornata.
La vita a Cuba si sa com’è, le possibilità economiche sono quasi inesistenti ma ci sono famiglie che iniziano a risparmiare da quando nasce la bambina per potersi permettere i festeggiamenti che la tradizione vuole, per far vivere un giorno indimenticabile a colei che compie 15 anni.
Anche chi non si può permettere tutto questo sfarzo fa ugualmente una grande festa ma a casa.
Ci sono agenzie specializzate proprio per l’evento che forniscono tutto; fotografi che scattano foto per il book fotografico degne dei servizi di moda con tanto di ambientazione, con l’abito della festa di compleanno prima e con altri abiti poi.
Ma torniamo a lei, come in una fiaba una principessa, la protagonista assoluta per un giorno è lei la Quinceañera.
Arriva in una macchina con autista noleggiata per l’occasione, scende con questo abito meraviglioso, coloratissimo in raso o tulle, con corpetto e gonna ampia stile principessa, impreziosito da perle o strass.
Se ha una sorella minore, questa la accompagna, anch’essa elegantissima in tema.
All’ingresso del locale c’è un corridoio con tanto di tappeto che porta fino al trono dove sarà seduta.
La sorellina prima sparge petali di fiori poi entra la Principessa che, fra applausi e tanta emozione, si dirige verso il suo trono.
Il locale è tutto addobbato con fiori del suo colore preferito e con le foto di alcune tappe della sua vita fino a quel giorno.
Un presentatore fa un’introduzione della festeggiata con un sottofondo della sua musica preferita, racconta della brava ragazza che è stata, diligente a scuola che ha sempre aiutato la famiglia…
Poi la tradizione vuole che il padre le regali e le faccia indossare le prime scarpe con il tacco e che apra le danze facendo il primo ballo, di solito un valzer.
La corona che sempre le adorna il capo è regalata dalla mamma che l’ha anche aiutata nella scelta dell’abito.
La quindicenne da questo momento in poi si potrà permettere tante cose che prima non erano concesse come il trucco, il tacco alto, gli abiti da donna adulta, depilarsi, indossare gioielli, partecipare ai discorsi degli adulti e, soprattutto, potrà accettare il corteggiamento di un ragazzo senza provocare scandalo.
Il 28 aprile 2016 passai tutto il giorno a Matanzas con la mia amica Iraida. Una bellissima giornata, ricordo che iniziammo a divertirci fin dal mattino. Un giro per la città sotto il sole caliente, una cervezita per dissetarci, un pranzetto con pizza cubana (completamente diversa ma da assaggiare proprio per questo), un’altra cerveza e parlando parlando il tempo volo’. Erano già le 3 del pomeriggio e ci dirigemmo verso casa sua dove lei mi insegnò a cucinare la Caldosa.
In casa di Iraida c’è sempre gente e sempre la musica alta, tutto si fa a ritmo di musica. Mi ricordo che puliva e affettava la verdura e intanto ballava e cantava, preparava questo pentolone con la canzone Pasaporte di Havana de Primera, cucinava e faceva un altro ballo magari in coppia con la madre o con me, fantastica Iro con la sua energia.
Solo io quella sera ho mangiato la Caldosa con la carne, perché la carne era riservata solo a me, tutti loro hanno mangiato solo le verdure e il brodo.
Avevamo previsto di uscire a ballare ma prima dovevamo passare a casa di Jaquelin che per me ora è come una sorella. Jaque ci aspettava davanti a casa sua con il marito, il figlio e i suoceri per accogliermi come usano loro. Entrammo in casa e, altra sorpresa, una magnifica torta per festeggiare il mio compleanno e tutti che cantavano “tanti auguri” in spagnolo. Qui proprio loro sono state molto brave a non far intendere nulla, di cosa stessero facendo alle mie spalle. Una gran bella sorpresa.
Dopo un po’ uscimmo per andare in questo giardino a Matanzas, che è una discoteca all’aperto, non vi dico il divertimento, gli auguri al microfono del DJ, loro felicissime e fiere di avermi fatto questo grande regalo ed io di averlo ricevuto, tanta emozione, per loro era molto importante farmi sentire bene e ci sono riuscite.
Vi ho raccontato di queste feste per farvi capire come sono i cubani, come ci tengono a farti sentire a tuo agio, come sono ospitali e come, nella loro semplicità, ti danno tanto. Molte delle persone che ho conosciuto durante i miei viaggi sono diventate mie amiche, sono rimaste persone di riferimento sulle quali io potrò sempre e comunque contare. Tutte le volte che ritorno ho sempre qualcuno che mi aspetta e che mi accoglie con un calore veramente emozionante. Anche se viaggio quasi sempre sola, non mi sento mai sola, ho sempre qualcuno che mi accompagna e si prende cura di me, vi dirò di più, ho sempre qualcuno che si sente responsabile per me e mi protegge.
Quindi, se deciderete di fare un viaggio in questa isola meravigliosa, potrete tranquillamente fare affidamento e farvi aiutare dai cubani.
Era il 24 aprile 2016, ogni giorno una festa!
Altro festeggiamento del mio compleanno ma insieme al padre di Sony (lo sposo) che avrebbe compiuto gli anni il giorno dopo.
Quindi tutti a casa della sorella di Sony a Coliseo (un comune di Matanzas). Lì tanta gente che mi aspettava, la musica si sentiva già in lontananza. Una giornata bellissima proprio “in famiglia “, mi sentivo veramente così.
I cubani tengono tantissimo a festeggiare il compleanno, è una festa molto sentita, molto più che da noi. Loro iniziano a pensare ai preparativi e ad organizzare già molto tempo prima.
Se ad esempio ti devono fare gli auguri, te li mandano appena dopo lo scoccare della mezzanotte; un cubano ci tiene molto ad essere il primo a dirti “Felicitades” e tutti fanno a gara per mandarti gli auguri per primi.
Per questo evento hanno cucinato tutto a base di cerdo (maiale). Una grande casseruola in rame dove l’altro festeggiato ha cucinato il “cerdo in fricassea ” nel cortile della casa.
E come l’ha cucinato…guardate la foto, proprio come una volta, tanti anni fa.
Però era buonissimo!!!
Poi i chicharrones…che bontà, questi li cucinò Delvi il fratello dì Sony. È praticamente la parte della pancia del cerdo ma con la cotenna; piccoli pezzi fritti, croccanti e gustosissimi. Tutto il giorno abbiamo bevuto cerveza ed anche rum ma sapete una cosa? I chicharrones aiutano a non ubriacarsi, tutto il giorno a sgranocchiarli ed è impossibile ubriacarsi (questo detto dai cubani) però io posso confermarlo. Eravamo in tanti, tutto il giorno in allegria e sempre accompagnati dalla musica, salsa e reggaetton, che non mancano mai. Tanti balli, tutti abbiamo ballato, dai bambini agli anziani. Era bellissimo vedere come tutti si muovevano in libertà, loro sono liberi quando ballano, già l’ho detto in diverse occasioni, sono liberi perché la loro mente è libera.
Il 2016 è stato veramente un anno di festeggiamenti a Cuba perché le varie date si sono incastrate perfettamente.
Il 23 aprile è il mio compleanno e nel 2016 mi trovavo già là dal 20 aprile per andare al matrimonio di cui vi ho parlato.
Alloggiavo da un’amica a Varadero, ero nella bellissima casa di Guelshys, una cara persona che mi è venuta a prendere all’aeroporto dell’Havana al mio arrivo. Ha cercato una macchina con un autista e con un’amica era là che mi aspettava da ore (in seguito spiegherò perché ore).
Ma torniamo al giorno del mio compleanno, Guelshys ha una bellissima casa, vive con la madre che è anziana ma super in gamba, tutti la chiamiamo Mima. Nella casa c’è sempre la fedele domestica Mariana e un’altra ragazza che va e viene, Eliane, molto dinamica, che le aiuta in altre cose, specialmente in commissioni varie e spostamenti. C’è anche Juana che si occupa della cucina ma non c’è sempre.
Quella mattina mi sveglio e vado subito da loro a prendere il caffè che, come tutte le mattine, mi fanno trovare pronto appena esco dalla mia stanza. Di solito mi siedo sulla tipica sedia a dondolo (sillon) a conversare con loro e ad ascoltare ogni racconto ed ogni cosa che esce dalla loro bocca perché tutto ciò mi affascina (mi incanta la loro vita, i loro modi, i loro comportamenti, la loro allegria, la loro disponibilità, la calma con cui affrontano le cose, la loro leggerezza che ti fa stare bene).
Quella mattina erano tutte lì ad aspettarmi per farmi gli auguri ma c’era qualcosa nell’aria che non volevano farmi sapere, io vedevo che per la prima volta c’era una sorta di agitazione che non avevo mai avvertito, una frenesia, un parlarsi con gli sguardi, insomma stavano preparando la mia festa a sorpresa per la sera.
Al mio ritorno dalla spiaggia, non vi dico…
Avevano organizzato una festa con diverse persone, avevano preparato tanti piatti tipici che piacciono a me, fiori, regali, musica e ballo per farmi vivere un compleanno che non dimenticherò mai. Mi sento molto fortunata, mai nessuno mi aveva festeggiata così. Con piccole cose ti danno grandi cose e ti rendi sempre più conto che è l’essere che conta, non l’avere.
Sono stata invitata ad un caratteristico matrimonio cubano, sulla spiaggia di Varadero, era il 22 di aprile 2016.
Ricordo la mia indecisione quando ricevetti l’invito, andare dall’altra parte del mondo per un matrimonio, con tutte le cose che tra l’altro dovevo fare al lavoro, mi sembrava una remota possibilità.
Ma poi, pensandoci bene, quando mi sarebbe ricapitata un’occasione simile, forse mai più.
La mia indecisione non è durata neanche la notte per dormirci sopra, ho confermato il viaggio il giorno stesso.
E ho fatto bene!!!
Che emozione questo fantastico semplice matrimonio, si sposavano Sony e Liz (Elisabeth), io ero più agitata ed emozionata di loro.
Vi racconto un aneddoto divertente…
Sull’invito l’ora della celebrazione del matrimonio era le 4 PM (a Cuba le ore le distinguono in AM e PM), quindi io da italiana già 10 minuti prima mi trovavo sul posto. Cosa stranissima è che vedo lo sposo in pantaloncini corti arrampicato su una palma che sta tagliando le foglie aiutato da alcuni amici. Io chiaramente chiedo – perché sei vestito cosi? E lui – stiamo preparando – il matrimonio è alle 5. E io – che strano…!!! Sul mio invito c’è scritto alle 4. Ma no…ci sarà un errore dice lui. Già che c’ero sono rimasta lì, intanto un fotografo cubano mi ha fatto un bellissimo servizio fotografico su questa meravigliosa spiaggia bianca e con alle spalle il mare azzurro turchese di Varadero. Verso le 5.30 cominciano ad arrivare i primi invitati poi lo sposo con i testimoni e da ultima, come vuole la tradizione anche là, la sposa. Mi viene ancora da ridere a pensarci perché Liz è arrivata a piedi, sotto il sole, fortunatamente non era distante, perché la tipica macchina americana con l’autista che aveva prenotato non è passata a prenderla, quindi lei ormai stanca di aspettare si è incamminata. L’autista si è poi scoperto che è passato a casa sua alle 6, con i suoi tempi cubani. Loro sono calmissimi, per loro è tutto normale! Poi durante la festa ho chiesto alla sposa, scusami ma toglimi una curiosità, perché nel biglietto era scritto ore 4? E lei – scusa ho dimenticato di avvisarti, ho scritto 1 ora prima perché i cubani sono sempre in ritardo di almeno un ora.
Questo per dirvi come loro prendono la vita. Dal nostro punto di vista è inconcepibile, appena arrivati là rimaniamo esterefatti e basiti perché abbiamo dei ritmi che sono troppo diversi ma, una volta entrati nel meccanismo e capito come funziona, ci abituiamo anche noi e ci rilassiamo e ci fa veramente bene, si vive senz’altro meglio.
Dopo questo divertente intermezzo, la cerimonia è stata unica per come ha toccato il mio cuore e la semplicità del rituale in mezzo alla natura, con il rumore del mare, la brezza, il cielo, il sole e tutto il contorno, lasceranno per sempre dentro di me una grande ricchezza.
Eravamo tutti a piedi nudi, sposi compresi, noi donne avevamo una collanina ad ornare i nostri piedi realizzata e regalata dalla sposa ad ognuna di noi.
Esperienza indimenticabile.
Poi chiaramente la festa a base di Piatti Tipici, Ron, Cerveza, Mojito, Refresco, Musica, Balli fino a tarda notte e tanta ALLEGRIA!!!