Anniversario della morte di Che Guevara
A 50 anni dalla sua morte, 9 ottobre 1967, il Ché sembra che viva sempre nello spirito dei cubani.
Dopo la morte è nato un vero e proprio mito rappresentando, per la gente di sinistra anche del nostro mondo soprattutto del ‘68, il vero simbolo di un impegno politico rivoluzionario. Paladino della gente che diceva basta, della gente pronta a contestare, della gente che voleva cambiare il mondo, è stato soprattutto il simbolo dei giovani.
Da medico che voleva aiutare i bisognosi e i poveri diventa rivoluzionario e ribelle per lottare contro le ingiustizie e per amore della gente sacrificando la propria vita per quello in cui crede.
“Hasta la victoria siempre”, la frase simbolo della sinistra rivoluzionaria pronunciata dal Ché in diverse occasioni, oggi è sempre viva nel popolo cubano (Sempre fino alla vittoria), è scritta ovunque e ben evidente sui muri, all’entrata delle città, in tanti locali pubblici, nei campi sportivi, ovunque si respira quest’aria di ringraziamento.
A questo eroe sono dedicate anche molte canzoni popolari piene di sentimento che quando si ascoltano hanno il potere di trasportarti nel passato come fosse presente, di coinvolgerti con le toccanti parole e farti veramente emozionare.
Ché Guevara, un’icona rimasta nella memoria e nella vita di tutti i giorni a Cuba, un mito che non morirà mai, tenuto in vita dalla storia, dalla politica, dai documenti, dalle testiminianze, dai filmati, dalle commemorazioni, dal mausoleo di Santa Clara dove c’è la sua tomba e che è continuamente meta per devoti e turisti ma, soprattutto, tenuto in vita dalle emozioni, dal cuore, dalla passione e forse dalla voglia, dal desiderio e dall’illusione che qualcosa possa cambiare ancora.
Intorno al personaggio del Ché vi è anche tutta quella grande parte “commerciale” che fa parte di Cuba, ossia la vendita ovunque di tutti quei gadget che raffigurano questo eroe e che ogni turista compra per avere almeno un ricordo simbolico.
Dalla foto significativa che vi mostro potrete senza dubbio farvi un’idea della grande devozione al Ché.