Il mio compleanno a Cuba
Il 2016 è stato veramente un anno di festeggiamenti a Cuba perché le varie date si sono incastrate perfettamente.
Il 23 aprile è il mio compleanno e nel 2016 mi trovavo già là dal 20 aprile per andare al matrimonio di cui vi ho parlato.
Alloggiavo da un’amica a Varadero, ero nella bellissima casa di Guelshys, una cara persona che mi è venuta a prendere all’aeroporto dell’Havana al mio arrivo. Ha cercato una macchina con un autista e con un’amica era là che mi aspettava da ore (in seguito spiegherò perché ore).
Ma torniamo al giorno del mio compleanno, Guelshys ha una bellissima casa, vive con la madre che è anziana ma super in gamba, tutti la chiamiamo Mima. Nella casa c’è sempre la fedele domestica Mariana e un’altra ragazza che va e viene, Eliane, molto dinamica, che le aiuta in altre cose, specialmente in commissioni varie e spostamenti. C’è anche Juana che si occupa della cucina ma non c’è sempre.
Quella mattina mi sveglio e vado subito da loro a prendere il caffè che, come tutte le mattine, mi fanno trovare pronto appena esco dalla mia stanza. Di solito mi siedo sulla tipica sedia a dondolo (sillon) a conversare con loro e ad ascoltare ogni racconto ed ogni cosa che esce dalla loro bocca perché tutto ciò mi affascina (mi incanta la loro vita, i loro modi, i loro comportamenti, la loro allegria, la loro disponibilità, la calma con cui affrontano le cose, la loro leggerezza che ti fa stare bene).
Quella mattina erano tutte lì ad aspettarmi per farmi gli auguri ma c’era qualcosa nell’aria che non volevano farmi sapere, io vedevo che per la prima volta c’era una sorta di agitazione che non avevo mai avvertito, una frenesia, un parlarsi con gli sguardi, insomma stavano preparando la mia festa a sorpresa per la sera.
Al mio ritorno dalla spiaggia, non vi dico…
Avevano organizzato una festa con diverse persone, avevano preparato tanti piatti tipici che piacciono a me, fiori, regali, musica e ballo per farmi vivere un compleanno che non dimenticherò mai. Mi sento molto fortunata, mai nessuno mi aveva festeggiata così. Con piccole cose ti danno grandi cose e ti rendi sempre più conto che è l’essere che conta, non l’avere.